L'etica (cenni) nel periodo delle scuole..."etiche" dopo il periodo antico, antropologico e scientifico e prima di quello Patristico-Medioevale con cenni particolari ad Epicuro/testo breve

La felicità secondo Epicuro è la trattazione di questo breve post che trae la sua origine da un simile video di pari oggetto. Partendo dal presupposto che l'etica degli antichi era l'etica che cercava la felicità e che questo era segno della massima forma di ricerca della conoscenza, se ne deduce che conoscenza ed etica hanno per oggetto di studio lo stesso principio che ha le caratteristiche che saranno poi oggetto di rielaborazione da parte dei Padri della Chiesa, costituenti nel loro insieme la Scolastica, e che annovera famosi filosofi e teologi come Sant'Agostino, Sant'Anselmo d'Aosta e San Tommaso d'Aquino.
In modo particolare qui il riferimento è a Sant'Agostino che riporta alla luce le categorie neoplatoniche e neoaristoteliche, tali per cui il Sommo Bene, la Somma Conoscenza, il Sommo Amore e la Somma Perfezione coincidono nell'Uno.
In quell'Uno di cui perfeziona la conoscenza degli attributi che nulla sono se non le sue perfettissime caratteristiche.
Noi possiamo e dobbiamo tendere a questa Perfezione che tale, a livello di tensione rimane, però, poiché non potremo mai raggiungerla proprio per la nostra condizione umana di imperfezione intrinseca.
Ma adesso questi sono problemi, dopotutto, marginali poiché quello su cui ci interessa polarizzare l'attenzione è, invece, il concetto di felicità per come si sviluppa dopo il cosiddetto periodo di interesse antropologico (con Socrate e Platone in primis) ed anche scientifico e categorizzatore di Aristotele e che anticipa quello dell'Alto Medioevo con la Patristica e la Scolastica.
Temporalmente il periodo a cui alludiamo è quello delle cosiddette scuole etiche che si pongono a metà del periodo antico e di quello patristico-medievale.
L'interesse è certamente di tipo conoscitivo e la speculazione filosofica è più che mai viva ed arzilla ma tutto poggia sul discorso etico che influenza l'attenzione sul piano teorico dei principi primi e su quello pratico dei comportamenti nell'immanente.
Le scuole che possiamo così considerare sono quelle dello stoicismo, dell'epicureismo, dell'eclettismo e dello scetticismo, tutte accomunate - pur con esiti e modi differenti di azione - da un medesimo desiderio di rifuggire ciò che fa male per avvicinarsi sempre più a ciò che ci dona piacere e felicità.
Rifuggire ogni passione sfrenata, ogni occasione di brutti pensieri e di ansia, ponderare bene e calmierare ogni occasione di umano eccesso.
In questo periodo si colloca proprio Epicuro da cui deriva la scuola dell'epicureismo che traccia alcune dritte per pervenire ad una condotta di vita che non dia scossoni ne' ci faccia partecipi di troppe emozioni. Epicuro consiglia anche di rifuggire le false immagini idolatriche che ci possiamo formare degli dei.
Interessante è la sua "Lettera sulla felicità" indirizzata a Meneceo, nella quale espone tutti i principali precetti per raggiungere la felicità che è il presupposto più ricercato e sul quale fornisce la propria interpretazione. Intanto nella lettera a Meneceo insiste sul fatto che noi desideriamo ciò che non abbiamo poiché tentiamo di raggiungere così la perfezione ed allora è bene che si pratichi la temperanza e la prudenza in modo da spegnere le passioni e dominare i desideri. Certo non è sufficiente essere in situazione di assenza di dolore ma è opportuno vincere sostanzialmente le paure e le incertezze secondo il suo quadrifarmaco, cioè attraverso le quattro vie per raggiungere la calma e la serenità, l'equilibrio e la ponderatezza. La vita deve per lui svilupparsi placida secondo tranquillità e senza alcun turbamento, in modo da godere in sé di ogni momento e senza aspirare così ne' al futuro, né ad un'altra vita, né senza guardare il passato. Oltre a ciò questo atteggiamento così compassato serve ad eliminare l'ansia ed ogni timore per il futuro e per le sue incombenze.
Secondo Epicuro non avrebbe potuto definirsi filosofo nessuno che non avesse saputo definire e risolvere in modo convincente questi problemi.
Questo vuol essere un piccolo assaggio su Epicuro cui rimando in un prossimo post del futuro e rimando contestualmente ai miei video ultimi girati per ulteriori ed importanti dettagli sul mio canale YouTube.
Grazie. A presto.
Prof. Ivo Mandarino
                                                          Il Prof. Ivo Mandarino

Commenti

Post popolari in questo blog

Prof. Dr. Ivo Mandarino, divulgatore culturale e filosofico.