Pillola di cultura e saggezza filosofica: il compito degli uomini di cultura secondo Norberto Bobbio/S. Weil

 Certo, limitarsi ad una singola frase del grande esperto di filosofia e di tematiche giuridiche come Norberto Bobbio è fatto piuttosto modesto tale è la caratura del personaggio. Eppur tuttavia, talora, anche da una frase si può evincere un ben più vasto ed articolato pensiero che ci porta a fare delle vaste considerazioni.

In passato, soprattutto, noi eravamo abituati a formarci al pensiero degli autori ed alle singole tematiche analizzando anche per molto tempo singole frasi, comparandole tra loro e, certo, da un pensiero espresso in nemmeno tre righe, talvolta ne seguiva un'argomentazione ed uno studio di più ore.

In effetti non ci si poneva neppure la domanda di quanto potesse durare una certa lettura, di quanti minuti occorressero per completarla, anche perché non si badava certo alla lunghezza della frase ma alla sua articolazione, alla sua complessità.

Così come non ci si basava sul concetto di lettore forte (o viceversa debole...) per designare una persona che leggeva, in un arco di tempo, un certo numero di articoli o libri ma si calcolava, in verità, la complessità degli stessi e soprattutto si considerava che, pur nel più vasto rispetto che ovviamente si deve tributare ad ogni pubblicazione, tuttavia c'è testo e testo e che ognuno presuppone un certo livello di difficoltà e di complessità e che, questa variabile, non è uguale per tutti. Oltre a ciò non è che, semplicisticamente, il libro sia solo libro. Vi sono vari tipi di libro, ciascuno dei quali tratta una certa tematica o propone certi esempi, allusioni, metafore, persino esercizi, fotografie, inserti, e via discorrendo.

Ma arriviamo, ora, al punto centrale del nostro discorso che è quello di commentare una frase di Norberto Bobbio tra le tante che si potevano scegliere.

Egli dice: "Il compito degli uomini di cultura è più che mai oggi quello di seminare dei dubbi, non già raccogliere certezze."

E' una frase molto profonda che ci riporta al compito morale e culturale dell'uomo di cultura a cui spetta non già di dare delle certezze, fornire spiegazioni, sollevare da dubbi ed incertezze ma, anzi, andare proprio nel senso inverso, ovvero cercando di seminare dubbi allo scopo di stimolare il ragionamento e la riflessione.

L'uomo di cultura porrà allora delle questioni, sprigionerà curiosità, stimolerà verso il ragionamento, spingerà a porsi delle domande e, persino, a rimettere tutto in discussione laddove magari si credeva di possedere delle certezze. Ma il suo compito è proprio questo: di pungolare, di accendere l'entusiasmo e la fantasia, di provocare sete di sapere. In fondo instillare dubbi vuol proprio dire andare a pungolare l'interesse delle persone all'approfondimento personale che altrimenti non arriverebbe.

Certo, questo vuol dire spingere a porsi domande che rimettono tutto in discussione e vanno ad aprire delle questioni laddove sembrava che tutto fosse già chiaro. Il bello ed il punto stanno proprio in ciò: nel risvegliare l'interesse per la ricerca, nel ridestare la voglia di conoscere e di sapere, anche rimettendo tutto in discussione e nulla accettando dogmaticamente.

Questo porta anche a ciò che diceva S. Weil quando ci ricordava che: "L'intelligenza può essere guidata solo dal desiderio. E perché ci sia desiderio ci deve essere anche piacere e gioia. L'intelligenza si accresce e dà frutti solo nella gioia"  

Il rimettere in discussione tutto è fatto legato proprio all'intelligenza che scopre un evidente interesse di tipo intellettuale e conoscitivo. Questo porta indubitabilmente gioia e porta volontà di conoscenza e di piacere. In effetti, l'intelligenza così si accresce ed è fattualmente vero che dà frutti solo nella condizione di gioia.

Prof. Ivo Mandarino           

                                                        

                                                    Il Prof. Ivo Mandarino

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Prof. Dr. Ivo Mandarino, divulgatore culturale e filosofico.