Una breve summa del pensiero di Socrate

 

Una breve summa del pensiero di Socrate

Socrate visse una vita coerente sino alla fine dei suoi giorni. Irreprensibile e cristallino rifiutò qualsiasi sotterfugio e non volle sottrarsi al giudizio che lo portò alla pena capitale.

Socrate avrebbe potuto scegliere l'esilio ma sarebbe stato come ammettere d'essere in colpa o di voler rifuggire le proprie responsabilità. Non sarebbe stato da Socrate!

Scelse allora, anche con un certo ardire e fare temerario la condanna a  morte che visse con grande dignità.

Del suo stile di vita, certo, balza subito agli occhi lo stile che lo porta a non arricchirsi poiché - a differenza - dei Sofisti egli non si faceva pagare e, dunque, al termine della vita si ritrova ad essere povero.

Ricostruire il suo pensiero è meno semplice di quel che possa sembrare, non avendo, egli, scritto nulla e tutto quello che sussumiamo su di lui lo deriviamo dal suo principale discepolo Platone. Si è già detto - al riguardo - che non sappiamo fin dove arrivi Socrate e dove inizi, invece, Platone.

Intanto possiamo dire che l'orientamento culturale di Socrate si indirizza verso l'uomo e la sua condizione esistenziale, non gli interessano tanto le cose naturali.

Dopo aver consultato l'oracolo di Delfi per sapere chi fosse il più saggio ed essendo risultato che era egli stesso, Socrate individua in due punti essenziali la sua analisi: "conosci te stesso" e "so di non sapere" a cui associa la convinzione che "una vita senza ricerca non è degna di essere vissuta".

L'unica cosa certa e che posso sapere, senza fare tanti giri di parole ma rimanendo nella realtà, è proprio che so di non sapere e di questo devo prendere coscienza poi, ma sarebbe meglio dire prima ancora, devo prendere autocoscienza ed affermare di dover "conoscere me stesso", impresa titanica ma imprescindibile se voglio conoscere le altre cose, l'altro da me.

Il suo metodo, se così vogliamo semplicisticamente definirlo, prevedeva che si dovesse strutturare in dialogica, maieutica e dialettica tra loro intrecciate e non visti come tre momenti distinti. La dialogica è la tecnica del dialogo con il suo interlocutore, tale per cui, con una certa ironia Socrate smonta le false idee di colui che gli sta di fronte conducendolo alle conclusioni a cui vuol farlo pervenire. Le domande prevedono una logica stringatissima, quasi estremizzata, essenziale ed analitica tale per cui - dopo le prime domande basate sull'ironia di cui si serve per portarlo sul suo campo, ma ai fini della scoperta della realtà vera, dunque non come i Sofisti che intendevano far prevalere un argomento su un altro - Socrate, abilmente riesce a far pervenire l'interlocutore alle sue conclusioni. Questa fase passa dall'ironia alla confutazione delle tesi contrarie. Con la maieutica, Socrate intende dire che riesce a far pervenire alla verità l'interlocutore facendo emergere tutte le idee che si possono definire vere, portandole alla luce come se fossero partorite (in ciò il suo paragonarsi alla madre Fenarete, levatrice). In fondo non di apprendimento si tratterebbe, secondo Socrate ma, con il metodo corretto, la capacità di far riemergere quelle conoscenze che si sono sedimentate nel nostro intelletto.

Le conoscenze si sedimentano nel nostro intelletto grazie al fatto che la nostra anima avrebbe già vissuto l'esperienza della metempsicosi (trasmigrazione delle anime da un corpo all'altro e ritorno all'Iperuranio prima di ricominciare il giro magari in un corpo più imperfetto) e grazie al... demone di cui parla Socrate che gli sussurrerebbe le cose giuste e che molti hanno interpretato come le esperienze del deja vù, ovvero al fatto che potesse essere, in verità la voce della sua coscienza che gli parlava.


Conoscere la verità pervenendo ad essa tramite tale metodo costruito sul dialogo e strutturato in momenti contestuali come la dialogica (è tutto un dialogo con l'interlocutore tramite l'ironia e la confutazione delle differenti idee), la dialettica (domande mirate per far cadere l'interlocutore in contraddizione) e la maieutica con l'esercizio del partorire le idee stesse permette a Socrate di giungere alla verità e di sapersi porre con sé stesso e con gli altri. 

Il risultato che si ottiene non è solo di natura conoscitiva ma pure morale poiché conoscere la verità vuol dire pure arrivare alla massima forma di virtù. Conoscere è anche un imperativo categorico di natura morale. Effettivamente chi conosce realmente le cose non ha conoscenze sbagliate ma deve aver seguito il metodo socratico che è anche legato e vincolato ad un obbligo morale poiché "una vita senza ricerca non è neppure degna di essere vissuta", a rigore. Con uno slogan potremmo dire che per Socrate la virtù è ricerca e la ricerca è virtù. E' ricerca intanto perché tutto è frutto di una conquista incessante e continua; è pure scienza poiché è la risultanza di un insegnamento che può essere spiegato ma ancor più recuperato; è unica e nella sua unicità è esercitabile in modo universale ed è per tutti gli uomini: una razionalità tipicamente umana che diviene razionalismo etico poiché il bene che è frutto di sapere inteso come reminiscenza se lo si conosce nel modo più corretto lo si pratica; ed è eudemonismo poiché ci porta alla conoscenza che una vita virtuosa è anche una vita felice. Inoltre, tutto è conoscenza, intesa come reminiscenza ed allora una vita virtuosa è anche segno di effettiva conoscenza. Chi sbaglia è perché non ha conosciuto bene ma solo imperfettamente le cose. Chi le conosce davvero bene ed in profondità non può cadere nell'errore. 

Di certo, come ci ricorda anche Platone, una giuria di filosofi non avrebbe mai condannato Socrate.

Prof. Ivo Mandarino

                                                    

                                                  Il Prof. Ivo Mandarino

                 

                                                         Il Prof. Ivo Mandarino
                                                           Il Prof. Ivo Mandarino
                                                                Il Prof. Ivo Mandarino

                      Buona lettura a tutti!


Commenti

Post popolari in questo blog

Prof. Dr. Ivo Mandarino, divulgatore culturale e filosofico.