Riflessioni del Prof. Ivo Mandarino. Lettura, brevemente commentata, della poesia "Ci sarà mai qualcuno come me" di Alda Merini

 

L'invito a leggere una poesia tanto struggente quanto ricca di emozioni e carica di significato che ben ci fa comprendere, sino a che punto, possa giungere la sofferenza umana quando si è purtroppo soli. Un testo, se così si può dire, tra i più belli stilisticamente ed artisticamente nonché a livello emotivo ma che ci interpella tutti circa la nostra società troppo spesso così impegnata da dimenticarsi della semplice ed elementare relazionalità.

Qui di seguito il testo della bellissima poesia:

Ci sarà mai qualcuno come me

che il mattino si alza senza amici,

che il giorno lo passa senza amici,

e la sera va a letto senza amici?

Ci sarà qualcuno come me

che tende l'orecchio assetato 

a sentire se alcuno lo chiami

anche per dividere un dolore,

o ci sarà mai una mano tesa

di bambino sperduto dentro il mondo

che travolga il tuo pugno

offeso dall'amarezza?

La vita nova prende il mio cammino

se non che è tanto carica di eventi

che il mio passato e lubrico destino

non potrebbe parlar d'altri argomenti,

di quando io fui chiusa in un festino

un festino di streghe gaudenti,

né amor più mi calcò come sua orma...

Di questo io mi lacrimo sovente 

come fa una donna che ha l'aria trista

per esser stata ruvida di mente.  (di  ALDA MERINI)

Questa poesia rapisce subito per la forte personalizzazione data al messaggio che si vuole inoltrare al lettore e denota un profondissimo disagio interiore, che diventa vero e proprio dolore, tenace, tambureggiante ed insopprimibile che non può trovare soluzione. Pare quasi che l'unica, seppur parzialissima soluzione, che pure porta - forse - a qualche lenimento esistenziale, sia il trasmetterlo appunto agli altri, quegli altri che partecipano così della sua vita, facendo sentire l'artista un po' meno sola. Una grande artista, davvero sfortunatissima, nella sua tragica e tribolatissima esistenza.

PROF. IVO MANDARINO