Il caso Sinner a Wimbledon... by Prof. Dr. Ivo Mandarino

                                                    Il caso Sinner a Wimbledon...




                          Tre diverse immagini del Prof. Ivo Mandarino autore di questo breve post

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Ho aspettato poco più di una settimana per pubblicare questo post proprio per comprendere bene alcuni fatti e farmene un'idea personale e, più ancora, ho riflettuto su una frase che ho ritenuto un poco strana giuntami, peraltro, da persona amica.

Il fatto, già in sé un poco curioso, riguarda l'assenza di rappresentanti delle istituzioni e della politica italiana alla finale di Wimbledon dove Sinner contendeva il trofeo allo spagnolo Alcaraz, vincitore delle ultime due edizioni, e numero due nel ranking mondiale proprio alle spalle di Sinner.

I due giocatori si ritrovavano per l'ennesima volta, essendo - attualmente - i due massimi rappresentanti della disciplina, a livello maschile, nel mondo ed hanno mantenuto ampiamente fede alle aspettative avendo donato uno spettacolo di classe pura, di grandi colpi, di intelligenza tattica e, soprattutto da parte di Sinner, di grande freddezza e precisione chirurgica!

Sinner, infatti, con una condotta di gara tecnicamente, atleticamente, tatticamente e mentalmente perfetta si aggiudicava così l'edizione 2025 del prestigioso torneo mondiale svoltosi in terra britannica ed è il primo italiano, in singolo, ad aggiudicarselo. Nel doppio femminile, infatti, Errani e Paolini se lo sono già aggiudicato. Ma nel singolare maschile, Sinner ha segnato un vero e proprio momento storico dal momento che nessun rappresentante dell'Italia aveva mai raggiunto questo traguardo. E questo è, appunto, un fatto storico! Inoppugnabile ed ascrivibile al nostro, ormai mitico!, rappresentante che mostra anche una personalità molto equilibrata, intelligente, soprattutto dimostra d'esser molto ben educato (fatto non scontato, ai giorni nostri!), dal carattere tipicamente nordico ed assai riservato (quale è, ad esempio, tra l'altro, il carattere dello scrivente!).   

Alla partita, e poi alla conseguente celebrazione della cerimonia di premiazione, risaltava subito il fatto che - mentre per Alcaraz - era presente il Re Felipe di Spagna e la regina Kate Middleton faceva gli onori di casa, per Sinner erano presenti sì i genitori, ma nessun esponente delle istituzioni italiane e nessun politico era convenuto a Wimbledon. Si legga questa considerazione per quel che davvero è, ovviamente senza intenti polemici, ma quale pura constatazione.

Evidentemente ci saranno stati compiti istituzionali così importanti da far sì che nessun esponente italiano, ai vari livelli, poteva esser presente in Inghilterra. Ovviamente sarà così e neppure interessa indagare, né tantomeno, speculare più di tanto poiché non si vuol davvero alludere a nulla che non sia la semplice evidenza dei fatti, ovvero che - alla finale - non vi era nessun componente istituzionale per l'Italia di cui Sinner è cittadino fulgidamente rappresentante, visto che porta sulla vetta della vittoria il tricolore italiano. E neppure cambia di una virgola qualsivoglia considerazione supplementare in ragione del fatto che l'assenza è legata al fatto in sé, alla finale, alla rappresentatività di ciascuno del proprio connazionale e non già alla vittoria o meno sul campo.

Alcuni autorevoli esponenti della politica italiana hanno rivolto i loro sinceri complimenti a Sinner dai loro rispettivi canali social e lo stesso Ministro dello Sport ha chiuso la vicenda affermando, in sostanza, che ogni tanto è bello stare con la propria famiglia a casa. E' certamente bello, e persino doveroso, certamente stare con la propria famiglia a casa ma, forse, si possono individuare dei momenti alternativi in base ad un preciso indice delle priorità. Ma non è questo il punto e, come detto, non si vuol certo fare il processo alle intenzioni, né si intende certamente entrare nel cuore e nella mente delle persone, poiché ciò sarebbe oltremodo scorretto e presuntuoso oltre ché pretestuoso. No, ci si limite unicamente a citare il fatto in sé, asetticamente, per come si è presentato.

Ciò che, però, ha stupito certamente di più, proprio perché giunta da persona amica, dotata certamente di grandi ed indiscutibili valori e prospettive è la considerazione addotta per la mancata presenza istituzionale alla finale giocata da Sinner.

Secondo questa persona, infatti, citando integralmente il suo pensiero lo stesso Sinner non si era presentato dal Presidente della Repubblica ad un precedente incontro, poiché stanco, ed allora, con ogni probabilità, analogamente stanchi (siamo tutti stanchi, dice, visto che in Italia fa un caldo terribile!), erano probabilmente gli esponenti politici ed istituzionali che avrebbero dovuto, altresì, presenziare.

Qui sta il punto: l'assenza e l'interpretazione adotta da questa persona: il caldo, a far declinare un invito istituzionale che, in quanto tale, dovrebbe esser compito preciso. Tale è, tanto per capire bene i termini della questione, un compito da un rappresentante istituzionale, non lo è per un protagonista che non lavora però nelle istituzioni e formalmente non le rappresenta...

Prendiamo pure per buona questa interpretazione che mi sembra, in tutta onestà, una imbarazzante salita sugli specchi a cui non ho, infatti, neppure risposto non ritenendola di pregio e, dunque, non considerandola pur proveniendo da persona amichevole.

Se supponiamo che sia vera questa interpretazione, come si diceva un po' goffa a parere dello scrivente, allora bisogna chiedersi se in Spagna non vi sia per caso un clima sub-polare, sfuggito evidentemente a chi scrive, e bisogna anche arguire che il Re Felipe dovesse essere un po' meno stanco dei suoi italici colleghi per non parlare di Kate Middleton che deve, allora, aver inevitabilmente beneficiato del clima maggiormente mite dell'Inghilterra e deve aver considerato che poteva passare la domenica pomeriggio, sì in famiglia, ma portandosi dietro tutti i componenti della stessa al campo da tennis!

Magari era pure ella stanca ma non ha mancato d'esser presente per rappresentare i padroni di casa della Casa Reale e premiare i protagonisti!

Ora, fuor di metafora e d'innocente ironia goliardica, sicuramente vi saranno stati impedimenti a me sconosciuti, ricordando anche che non vi era alcun obbligo prettamente istituzionale di mezzo ma solo di opportunità e di modalità comportamentale, pur tuttavia - se motivo c'è stato, e torno a ribadire che, senz'altro, differente motivo c'è stato che non è neppure qui il caso di indagare - deve essere però di natura certamente diversa rispetto a quanto addotto da persona amichevole (che tale rimane certamente!) che l'ha ipotizzato!

Così è, se vi pare avrebbe detto Pirandello!   

Prof. Dr. Ivo Mandarino        

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