Attento bene, caro lettore, a chi leggi! By Prof. Dr. Ivo Mandarino
Nuovo post del Prof. Dr. Ivo Mandarino
By Prof. Dr. Ivo Mandarino (qui rappresentato in due diverse immagini)
Attento bene, caro lettore, a chi leggi!
Mi sono deciso a scrivere questo post mosso da un senso di interiore giustizia per ristabilire un po' l'esatta dimensione di certi fatti e comportamenti.
Entro subito nel merito (in medias res) dell'argomento che qui propongo. Si tratta dell'invasione di campo che, non tanto infrequentemente ormai (sic!), alcuni fanno ad evidente svantaggio della cultura, allorquando - dimostrando di non sapere alcunché di un certo argomento - si producono nella redazione di libri (narrativa, più che saggistica, meno male!) in cui pretendono di trattare alcune tematiche che - per la verità - non hanno mai affrontato in un corso di studi accreditato. Mi riferisco a coloro che inseriscono il proprio (sedicente) romanzo in una cornice storica o in una dimensione antropologica. Quel che è più grave la ricostruzione storica o l'interpretazione antropologica o sociologica è spessa errata, farraginosa, dimostra scarsa o nessuna conoscenza dell'argomento in questione.
Va bene. Non hanno studiato tali argomenti in un percorso accademico. Va bene, non hanno alcuna "infarinatura" dello stesso poiché non possiedono nessun diploma di scuola superiore attinente, spesso non hanno alcun titolo di studio eccettuate le scuole dell'obbligo ma neppure a livello di studio autodidatta fanno registrare plausi o consensi.
La loro "opera" diviene così puro scritto di fantasia senza avere agganci effettuali con la realtà afferente gli studi disciplinari specifici. Il lettore, pertanto, ben si guardi, vien da dire, da questi sedicenti scrittori che, sulla base di qualche informazione catturata qua e là si permettono di divagare su fatti che non conoscono, probabilmente non hanno compreso nel giusto modo e di cui sanno praticamente niente.
Se li si prende per "opera" di fantasia, tutto può - al limite - esser passabile. Contento il lettore contenti tutti (autore e lettore!). Ma se si vuol seriamente inserire il proprio romanzo in un contesto storico o in una cornice antropologica o con un'interpretazione psicologica, allora la faccenda si fa seria e grave.
Gravissima, anzi, da parte del sedicente autore, perché si ha la responsabilità oggettiva e personale (intellettualmente ed anche giuridicamente) di far passare per vero quel che vero, nei fatti, non è.
Il lettore dovrebbe sapere, allora, che ciò che sta leggendo non è - per esempio - un romanzo storico ma una storiella simil - fantasy, al meglio dell'interpretazione, e nulla più! Caro lettore, stai sempre attento a ciò che leggi! Sii popperiano, sempre e, come K. R. Popper, sii rigoroso e metodico! Sempre!
Dimostra sempre, ed ancora sempre, fiero spirito critico ed indagatore! Sii fiero ed entusiasta indagatore del sapere! Sempre! Sempre e comunque!
Cerca di comprendere chi sia l'autore (magari... sedicente tale!). Guarda se, per caso, l'autore sedicente, non ti stia sottilmente buggerando con tutta una serie di informazioni leggermente snocciolate un po' qua ed un po' là con il tentativo di romanzare (ad usare un termine molto gentile) quel che ti racconta. Molto, molto romanzato (inventato di sana pianta!) e molto, molto poco serio intellettualmente!!
Penultima, veloce considerazione di un post chiarificatore ma volutamente veloce anch'esso: perché gli esperti disciplinari, metodologici, contenutistici, gli accademici non intervengono? In fondo, non è che così si dia spazio libero alle invenzioni e fandonie dei tanti ciarlatani ignoranti che popolano l'universo mondo della pubblicazione (e talvolta sono anche editi da editori seri, ignari però del reale contenuto)?
Risposta breve ma condensata: gli esperti accademici solitamente non intervengono in modo plateale per non dare ancor pù risonanza al popolo del nulla di cui questi sedicenti autori sono rappresentanti. Costoro, infatti, i sedicenti autori, sono senz'altro ignoranti in materia (nel senso latino del termine) ma sono assai scaltri ed hanno ben captato dal basso della loro palese incomptenza acclarata che, così, possono sperare in una sorta di cassa di risonanza mediatica gratuita.
Ecco, allora, perché, l'esperto accademico non permetterà mai al signor XYZ con nessun titolo certificato ma anche con nessuna capacità di autodidatta, di poter entrare in polemica con lui. Sarebbe come vedere il tutto contro il nulla. Ma, da questo scontro, il nulla ne uscirebbe indubitabilmente avvantaggiato poiché potrebbe così contare su tutta una pubblicità gratuita che non potrebbe che giovargli, comunque.
Qual è, allora, il consiglio da parte degli esperti accademici? Per lo più, l'esperto accademico tende, giustamente, ad ignorare il signor "niente e nessuno" e si rivolge, soprattutto, al lettore, ai lettori, affinché gli stessi capiscano e stiano accorti e sappiano scegliere e discriminare scientemente.
Un'ultima considerazione: non è sempre così, certamente, poiché il genio, l'estro, si può nascondere ovunque ma attenzione bene e massima cautela nell'idolatrare coloro che usano toni scortesi, scomposti, manifestamente aggressivi e tendono a mettersi sempre in luce anche quando vanno semplicemente a prendersi un caffé.
Solitamente, costoro sono gli autori non più dotati ma quelli che sanno vendere bene, benissimo, la propria immagine! E se sui social, alla Tv, sui giornali, alla radio ed attraverso altri mezzi di comunicazione fanno la parodia, sempre, di una simil sceneggiata è perché sanno benissimo che, tale atteggiamento, alla lunga purtroppo paga memori, questo sì, coscienti, della lezione tramandataci dal sociologo canadese Marshall McLuhan ("Il mezzo è il messaggio") e da Gustav Le Bon con la sua teoria della psicologia delle masse.
Attento bene, caro lettore, a chi leggi!
Prof. Dr. Ivo Mandarino
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