Riflessioni del Prof. Ivo Mandarino scartabellando nel proprio archivio personale. Materiale della tradizione e dei nonni.
TERA ASTESANA poesia in dialetto (lingua) piemontese.
In questo post verrà riportato il testo, in dialetto (pardòn, in lingua...) piemontese (an lenga piemonteisa) della poesia Tera Astesana di Giovanni Fracchia, noto poeta locale, nato ad Oviglio (Alessandria) nel 1882 e morto a Bra (Cuneo) nel 1960.
Il testo in piemontese non sarà probabilmente "correttissimo" formalmente poiché mancheranno accenti circonflessi alla francese ed altra punteggiatura o "canonicamente" corretta trascrizione dei termini dialettali. Si procederà poi con una personale traduzione in lingua italiana.
Il testo riportato è stato rinvenuto nel proprio archivio personale, soprattutto per l'opera meritoria dei propri nonni, venuti a mancare tutti ormai da molti anni che ne hanno conservato il materiale, scritto a mano od in bella grafia (calligrafia, dal greco calòs, bello) donandomelo.
Il testo, nel corso degli anni è anche stato musicato ed è divenuto un brano musicale che si è conquistato, meritoriamente, una sua notorietà.
Naturalmente si rimane a disposizione per regolarizzare ed eventualmente integrare omissioni non volute sul copyright e sul diritto d'autore, laddove occorresse intervenire.
Troverà ora spazio il video caricato su YouTube e divulgato tramite i social Twitter e Facebook e, subito dopo, il testo in lingua piemontese originale con i limiti anzidetti e la susseguente traduzione.
Grazie per la Vostra attenzione, a tutti voi la più cordiale buona visione!
Ed ora, subito dopo il summenzionato e su riportato video, ecco, cari amici ascoltatori e lettori il testo anticipatovi, con annessa traduzione.
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TERA ASTESANA di Giovanni Fracchia (Oviglio, 1882 - Bra, 1960)
Ant 'na plaga rigoliosa,
Tra j sent meter e j sinch-sent,
J'è na tera generosa
Come tuta la soa gent;
L'è la tera dl'Astesan,
Tera rica, clima san,
Gent robusta, gent sincera
Ch'a fà onor al so barbera.
In una piana rigogliosa
Tra i cento ed i cinquecento metri
c'è una terra generosa
come tutta la sua gente ;
è la terra dell'astigiano,
terra ricca, clima sano,
gente robusta, gente sincera
che fa onore al suo barbera.
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Lassù 'n s'la colina
El son d'na campana
S'avsina, s'avsina,
E peui sa slontana
Da n'aotra colina
ch'l'è sempre astesana,
Un'aotra campana
Rispond al salut
Lassù sulla collina
Il suono di una campana
si avvicina, si avvicina
e poi si allontana
Da un'altra collina
che è sempre astigiana
Un'altra campana
Risponde al saluto.
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Brich e val, e 'n po' d' pianura,
Con moderne e bele stra,
E n'arietta fresca e pura,
Attraverss pais, borga;
Ogni tant un vej castel,
Tra 'n bel verd e 'l bleu del ciel
Av ricorda la soa storia
Rica d'fasti e rica d'gloria.
Bricchi e valli e un po' di pianura,
con moderne e belle strade,
ed un'arietta fresca e pura,
attraverso paesi, borgate;
ogni tanto un vecchio castello.
Tra un bel verde ed il blu del cielo
vi ricorda la sua storia
ricca di fasti e ricca di gloria.
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Dop l'istà passà 'n montagna
J'alpinisti vilegiant
a completo la campagna
An colina, ch'aj pias tant;
L'Astesan, sempre atraent,
E d'vendumia specialment,
L'è 'n bon centro per la cura
D'la mei uva, ben madura.
Dopo l'estate passata in montagna
i villeggianti alpinisti
completano la campagna (di villeggiatura)
In collina che tanto le piace;
l'Astigiano (il territorio astigiano), sempre attraente,
e di vendemmia specialmente
è proprio un buon centro per la cura
vista la miglior uva ben matura.
Poesia del poeta locale Giovanni Fracchia.
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Vi ringrazio per la vostra cortese attenzione e, sperando di avervi fatto cosa gradita, vi rimando ad un prossimo lavoro.
Vs. Prof. Ivo Mandarino
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