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Visualizzazione dei post da marzo, 2021

Nozioni di lessico filosofico: teleologico (causalità e non casualità) e teologico; immanente (concreto, materiale) e trascendente (metafisico)

                                        Nozioni di lessico filosofico:      Concetti:                                          Teleologico e Teologico                                        Casualità e C ausalità                                      Immanente     e         Trascendente                                    Concreto, corporeo  e    Metafisico   In questo nuovo appuntamento riguardante la rubrica interna non formalizzata ma dedicata al lessico filosofico, oggi tratteremo qui, brevemente, le differenze ed i significati dei termini " teleologico " e " teologico ". Con l'uso del primo termine ( teleologico ) intendiamo rivolgerci a tutto ciò che rappresenta la causa formale e sostanziale perché avvenga un certo fenomeno o esista una certa sostanza. La teleologia studia le cause prime che rendono possibile il manifestarsi di qualcosa, così come studia i principi primi che, a livello teorico, si occupano di stabilire come abbia inizio un certo fenomeno e

Nozioni di lessico filosofico: Etica ed Estetica

                                              Nozioni di lessico filosofico                                                        Etica ed Estetica  All'interno delle singole trattazioni riguardanti autori o tematiche avrò cura - di tanto, in tanto - di soffermarmi sui significati di alcuni termini in uso in filosofia che, per chi eventualmente non fosse pratico della disciplina, potrebbero ingenerare anche confusione o assimilazione. Pratica didattica che ho sempre messo in atto anche nelle attività in classe al fine di agevolare lo studio dei miei allievi. Il punto di partenza era costituito dall'analisi etimologica (per i primi periodi quasi unicamente mutuata dal Greco antico per la filosofia , poi subentra anche il Latino ) che dà, in effetti, ragione del significato terminologico e dunque anche sostanziale dell'argomentazione. In questo post prenderemo in esame due termini come " etica " ed " estetica ". Ora, è chiaro che in lingua italiana i due

All'epoca dell'Antica Grecia, a contatto con i filosofi e con il popolo.

                 All'epoca dell'Antica Grecia, a contatto con i filosofi e con il popolo. Ho pensato, molto spesso, a come dovesse essere la vita al tempo degli antichi filosofi greci, grossomodo più di due millenni e mezzo circa fa. Probabilmente ci troveremmo in mezzo a popolazioni che, al di là di differenze esteriori di vita e di tradizioni molto avrebbero a che spartire con le nostre ansie, angosce, timori esistenziali,... lotterebbero continuamente contro una quotidianità fatta di tante vittorie e pari sconfitte; noteremmo i loro problemi relazionali, di reciprocità, economici, di lavoro e di fatica fisica. Ecco, effettivamente, la fatica fisica si presenterebbe come un aspetto chiaramente più pesante e pressante, non vi sarebbe tecnologia, se non ridotta alla costante materialità e concretezza di riferimento nell'uso, nella pratica, di strumentazioni più legate a ciò che è sotto la lente dei cinque sensi. Nessuna astrazione tecnologica, dunque... eppure non manchereb

Tabelle riassuntive ultimi filosofi trattati

 Per dare ragione di quello che abbiamo trattato negli ultimi post, si inserirà qui una breve tabella, una breve argomentazione discorsiva e descrittiva, per fissare i principali concetti dei singoli filosofi. La Scuola Ionica di Mileto:  Filosofo:                    TALETE                 ANASSIMANDRO                                ANASSIMENE  Principio:                  Acqua                              Apeiron                                                   Aria il principio è:           sostanza                      materia indeterminata ed infinita     come materia                                                                                                                                                         (infinita)                                                                                                                                                                                                                                          e vis che muove         

I limiti della scienza, un fatto noto a tutti.

 E' chiaro a tutti che la scienza proceda per ipotesi, supposizioni, balzellon balzelloni ed avvalendosi della cultura del proprio tempo che cerca di ottimizzare. Giunge alle conclusioni che poi sono, successivamente, talora confutate, e cambia la propria prospettiva d'indagine. Non è mai pervenuta, a parte alcuni eclatanti ed evidenti casi, a certezze definitive ma si è sempre arrogata il diritto (quasi in autotutela...) di poter ovviare a credenze non corrette, rettificando i propri convincimenti tramite confutazioni e falsificazionismo che confuta le vecchie credenze, ritenute vere, per approdare - con dimostrazioni teoriche e pratiche - a nuove scoperte che vengono poi socializzate alla comunità scientifica e, laddove validate, a tutto il consorzio umano ed alla società con ricaduta generale su tutti gli individui fino a quando qualche nuova scoperta non si faccia luce e dia modo di pervenire a nuove "certezze", quasi sempre a tempo "determinato", ovvero

Il filosofo molto spesso ha la barba ma...non è una regola fissa...

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Il filosofo, già fin dall'antichità, ha la barba... anche se non sempre, ma spesso sì... In tutte queste foto, in questa ed in quelle precedenti, sono sempre io. Ho preferito presentarmi per quel che sono, anche visivamente, sempre e comunque ed in vari momenti . Prof. Ivo Mandarino

Attività di ricerca...

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Attività di ricerca...

Il Prof. Ivo Mandarino in versione casalinga e domestica/2

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Il Prof. Ivo Mandarino in versione casalinga e domestica...

Foto più classiche per rappresentare impegno e gioia nella ricerca...

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Foto più classiche che rappresentano l'impegno nella ricerca e la gioia della ricerca...

Fotografie del Prof. Ivo Mandarino in versione più casalinga e domestica...

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Altre fotografie del Prof. Ivo Mandarino all'opera. Qualcuna era già comparsa, altre no.

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Qualche fotografia che non era comparsa nella precedente rassegna ed altre già pubblicate.                                   Immagini del Prof. Ivo Mandarino all'opera.

Fotografie del Prof. Ivo Mandarino impegnato nell'attività professionale.

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Fotografie del Prof. Ivo Mandarino in vari momenti della giornata professionale e domestica.

Fotografie rappresentanti il Prof. Ivo Mandarino

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 Fotografie rappresentanti il Prof. Ivo Mandarino in varie situazioni domestiche e professionali. L'autore dei post di Filosofia e Scienze Umane. 

Eraclito, il divenire, panta rei, lotta ed opposizione dei contrari, la ragione/fuoco, conoscenza: filosofi e dormienti, universo e panteismo

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  Prof. Ivo Mandarino Al momento questo post è una bozza. Quanto prima sarà completato. L'argomento riguarderà il pensiero del filosofo Eraclito. Andiamo a trattare, dunque, la filosofia di Eraclito . Questo filosofo visse ad Efeso tra il VI ed il V secolo a.C. A parte poche e scarne notizia, della sua vita non si sa molto. Si procede, per ciò che attiene la sua biografia ad ipotesi, secondo le quali pare fosse di origini nobili ed aristocratiche. Le sue origini familiari, effettivamente spiegherebbero la sua filosofia sempre molto tagliente e, talora, un po' altezzosa.  E' verosimile e plausibile ritenere che fosse avverso ai democratici del suo periodo e che non ne approvasse alcuna parte del pensiero, ritenendoli eccessivamente aperti e persino possibilisti. Nella sua opera " Intorno alla natura ", in effetti si vede proprio evidenziato il suo approccio con i suoi consimili: scontroso, burbero, altezzoso, capace di aforismi e sentenze taglienti ed immediate,

Ricapitolazione concetti principali concernenti la scuola pitagorica/Ripasso unità didattica precedenti/I ripasso: pillola di filosofia

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Prof. Ivo Mandarino  Giunti a questo punto è bene puntualizzare alcuni concetti che si sono sviluppati nelle unità didattiche precedenti. I pitagorici parlano di una situazione di sostanziale disordine che viene risolta in ordine grazie ad un armonia dei contrari che trova la sua allusività nella presenza di numeri pari e di numeri dispari. I primi sono indice di imperfezione perché sono illimitati e non chiudono la sequenza, a differenza dei secondi che sono limitati e perciò perfetti, in quanto - nella loro rappresentazione grafica - sono illimitati e non chiudono il discorso ma lo lasciano, anzi, ben aperto. La natura è una sequenza di numeri pari e di numeri dispari, quindi di imperfezione e perfezione e, grazie a questo stato di cose, si crea un ordine che diviene - nella prassi e nel fenomenico - natura tangibile, natura misurabile. Il concetto di cosmo vede un'organizzazione ultraterrena del tutto simile a quella eliocentrica (cioè di un Sole al centro dell'universo) att

La filosofia della scuola pitagorica: limitato ed illimitato/ parte III

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  Prof. Ivo Mandarino Abbiamo ampiamente sostenuto che il mondo sia fatto di entità riferibili alla misurabilità tramite i numeri e la geometria. La sostanza di ogni cosa è dunque il numero. Gli opposti ed i contrari tra le cose sono relazioni tra numeri opposti e contrari. In questa differenziazione i numeri si dividono in pari ed in dispari e nella totalità del mondo lo stesso mondo e le componenti che ne fanno parte vivono la stessa opposizione ed è da questa opposizione che nasce il tutto, sorge l'essere. Il mondo è dicotomico: una parte è afferibile al pari, l'altra al dispari. Il pari è è un'entità illimitata. I numeri pari vengono rappresentati graficamente in modo indefinito, cioè procedendo senza un termine. Il dispari è un'entità illimitata cioè non compiuta e non terminata. Rimane sempre "un di più" che non trova collocazione né da una parte, né da un'altra. Vi è per così dire, un resto. Se rappresentiamo il numero 5, dispari, potremo farlo in q

Pitagora ed i pitagorici/Le attività della scuola/II parte

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  Prof. Ivo Mandarino Sempre più si fa luce la convinzione secondo la quale Pitagora non poté desumere ed imparare tutte le conoscenze di matematica dai popoli orientali con cui venne a contatto poiché il suo modus operandi è di chi concepisce la matematica come una scienza da studiare e, pertanto, non può averne imparato l'approccio da altri popoli ma l'approccio stesso deve essere, per forza, un'impostazione che era sorta in Grecia sotto l'impulso di varie scintille culturali. L'elaborazione concettuale, pertanto, sarebbe ellenica. Al massimo, può esservi qualche riferimento pratico, applicativo di conoscenze matematiche che vanno dal livello modesto all'elevato ma pur sempre di carattere pratico. E' noto a tutti, infatti, che la geometria trovò la propria rielaborazione e dimensione culturale partendo da quanto si poteva considerare in merito alle periodiche piene del Nilo che ridefinivano lo studio di campi e di terreni, imponendo nuovi calcoli. Ma, al d

Pitagora ed i pitagorici/ La scuola pitagorica/Parte iniziale/Parte I

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Prof. Ivo Mandarino   Parte I: Pitagora ed i pitagorici Abbiamo concluso la precedente argomentazione parlando di Anassimandro e di Anassimene, ovvero trattando alcuni filosofi che rientrano nei "presocratici" (altrimenti detti "presofisti"). Con Anassimandro, soprattutto, parlando dell'infinità dei mondi che si succedono attraverso un ciclo eterno e che sono da intendersi in senso temporale (successione temporale) non sappiamo se sono da intendersi anche in contemporanea successione materiale, corporea... Probabile che l'infinità dei mondi sia in senso temporale ed anche materiale con l'ammissione di più mondi nello stesso tempo così che si crei una sorta di cosmogonia. Con Anassimandro, a differenza dei suoi contemporanei, il principio non era concreto ma un principio indeterminato ed infinito. Una analoga rielaborazione concettuale, per quanto più raffinata, giunge con Pitagora e la sua Scuola. Qualche notizia biografica: di lui sappiamo che nacque a